Visual Marketing: Arte o Scienza?

Visual Marketing: Arte o Scienza?

Il marketing è tutta una questione di creatività ed espressione, quindi deve essere un’arte, giusto? Non necessariamente. Mentre una volta i marketer si affidavano puramente all’istinto, ora si affidano a intuizioni guidate dai dati. 

Inoltre, le tecnologie all’avanguardia e l’analitica hanno spostato il focus del marketing verso il lato scientifico dello spettro. Armati di così tanti dati, i marketer possono ora tracciare l’impatto di ogni dollaro speso sulla loro linea di fondo. 

Nel mondo di oggi, il miglior approccio al marketing combina entrambe le discipline, chiedere a chi gestisce TikTok per avere conferma. E c’è un distinto equilibrio nel mestiere – un mix strategico di empatia interpersonale e analisi tattica. Nessuna parte del mix può essere isolata o ignorata, o i risultati non saranno belli. 

In questo articolo, parleremo di come il marketing è sia un’arte che una scienza, e di come il vostro marchio può fare leva su questo per avere un impatto sulla vostra linea di fondo.

L’arte del marketing

Gli psicologi credono che il cervello sia separato in due funzioni distinte e che la parte destra del cervello sia responsabile del pensiero creativo e dell’intuizione artistica. 

Molti tradizionalisti vedono il marketing come una forma d’arte, credendo che una campagna di successo richieda marketer esperti che capiscano l’importanza del processo creativo. E in una certa misura, questo è vero. Indipendentemente dall’industria, i marketer stanno influenzando gli esseri umani – non i robot – il che significa che non dovrebbero fare affidamento solo sui dati.

Pensateci. Le campagne più fuori dagli schemi, che si distinguono, non sono venute come risultato della scienza. Sono un prodotto della creatività umana, spesso coinvolgendo un abile storytelling.

Come arte, il marketing è tutto sulla comprensione delle sfumature del comportamento umano e la determinazione di come creare una connessione emotiva con il cliente. Ancora più importante, un certo livello di creatività è necessario per creare gli standard del marchio per la vostra azienda, compreso il logo, la messaggistica e l’identità visiva complessiva di un marchio.

I marketer con la parte destra più sviluppata si concentrano sulla creatività – la copia, la grafica e le emozioni legate al messaggio. Non si interessano a cose tecniche come il web hosting, sebbene un buon web hosting sia necessario per creare un ottimo sito web – ed è importante ricordare che bisogna scegliere un web hosting affidabile per offrire servizi di qualità. Piuttosto, sono i responsabili di alcuni degli slogan più iconici di tutti i tempi, come “Just Do It” di Nike e “America Runs on Dunkin” di Dunkin. Questi slogan esprimono entrambi un concetto emotivo complesso in poche parole.

Oppure, pensate alle migliori pubblicità di tutti i tempi. Essi includono annunci di stampa splendidamente progettati, video e spot accattivanti, e annunci interattivi che sono troppo visivamente attraenti per non cliccare.

La scienza del marketing

Eppure la scienza sta giocando un ruolo sempre più importante nel marketing oggi rispetto agli anni precedenti. Proprio come la creatività viene dal cervello destro, i marketer guidati dalla scienza sono prevalentemente pensatori con la parte sinistra del cervello. Quando ci pensi, il concetto di marketing come scienza ha perfettamente senso.

Infatti il vero scopo del marketing è quello di influenzare i comportamenti delle altre persone, il che implica una conoscenza profonda della psicologia umana. Studiare come le persone reagiscono a certi stimoli è diventato un punto focale per i marketer negli ultimi decenni. Meglio si capisce chi si sta cercando di influenzare, le sue abitudini e la ricettività a certi messaggi, più successo si avrà.

Il lato scientifico del marketing ci dice di lasciare che i dati guidino le strategie più efficaci. I marketer stanno ora segnalando la necessità di competenze digital-first che includono la competenza digitale, l’analisi dei dati e la scienza dei dati. Con la scienza, i marketer adottano una mentalità centrata sul risultato che li aiuta a curare campagne più intelligenti.

I dati aiutano anche i marketer a inquadrare le campagne, e non si tratta solo di vanity metrics e web analytics. Si cerca di capire perché e come i consumatori comprano certi prodotti e favoriscono certi marchi, e come specifici tipi di marketing sono più inclini a coinvolgerli. Tuttavia, ci sono solo tanti dati che possiamo estrarre sulla risposta emotiva di un individuo a un certo messaggio di marketing o a certi stimoli, ed è per questo che è importante trovare un equilibrio tra l’arte e la scienza del marketing.

Negli ultimi anni, c’è stata un’esplosione di ricerche di esperti di dati. Nel 2020 e oltre, i marchi dovranno concentrarsi sul reclutamento di talenti in grado di comprendere le complessità dell’AI e del machine learning.

Quando riflettiamo sui tempi passati, vediamo che il marketing era definito come la predominanza della pubblicità tradizionale, come la televisione, i giornali e la posta diretta. Oggi, è nelle corde dei canali digitali, dei social media, dei dispositivi mobili e delle campagne integrate e complesse. E proprio come i consumatori di oggi sono più esperti di tecnologia, i dipendenti dovrebbero essere in grado di eguagliare – e superare – le loro competenze.

Conclusioni

Il dibattito se il marketing sia un’arte o una scienza non è nuovo. A tale riguardo, il marketing di successo si basa sia sui dati di un approccio logico che sulla fluidità di un approccio artistico. La scienza e il marketing si trovano alle estremità opposte dello spettro, e la vostra strategia di marketing dovrebbe stare da qualche parte nel mezzo.